Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un decreto legge che introduce importanti novità in materia di infrastrutture e mobilità sostenibili, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilita’ sostenibili Enrico Giovannini e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco. La normativa si pone in continuità con il Dl n. 121, convertito nella legge n. 156/2021, e gli altri provvedimenti emanati nei mesi scorsi finalizzati a rendere il sistema infrastrutturale nazionale più moderno, digitalizzato ed efficace, nonché a fornire servizi di mobilità sostenibile, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Il provvedimento, in linea con la nuova missione affidata al Ministero, semplifica le procedure per gli investimenti in infrastrutture, introduce norme per aumentare la sicurezza delle persone e migliorarne la loro qualità della vita. Per sostenere l’attuazione del Pnrr e migliorare le politiche di nostra competenza viene istituito all’interno del Mims un centro di ricerca per l’innovazione e la sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, elementi fondamentali per il futuro del Paese”. Così in una nota il Ministro Giovannini.
Tra le varie misure introdotte, tra cui la proroga al 30 settembre 2022 dell’obbligo dell’uso delle mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici di trasporto, esclusi gli aerei, nelle Rsa e nelle strutture sanitarie, spiccano quelle riguardanti la mobilità sostenibile.
In particolare, tale decreto attribuisce una qualificazione giuridica alle infrastrutture (colonnine) di ricarica dei veicoli elettrici in relazione alla tipologia di strada su cui vengono ubicate. Ad esempio, quelle che vengono collocate nelle aree di servizio sono ricomprese nelle “pertinenze di servizio”. Nella classificazione dei veicoli vengono inseriti i velocipedi elettrici (biciclette e monopattini). Ancora, per accelerare la transizione ecologica nel settore dei trasporti, viene permesso ai titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate (anziché fino a 3,5 tonnellate). La differenza di massa deve essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico. Le disposizioni, inoltre, equiparano ai ciclomotori le biciclette a pedalata assistita che vengono manomesse, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino). Sono, infine, previste sanzioni specifiche per chi manomette le biciclette a pedalata assistita e le utilizza.